Pier Augusto Breccia

"Mondo Altro"

Polo museale S.Agostino - Cortona

 

La pittura ermeneutica è Pier Augusto Breccia. Una pittura di speranza e progettualità; essa recupera, infatti, l’uomo alla sua parte attiva. In una società liquida, incerta, abbandonata al relativismo, in totale assenza di parametri di riferimento, il “mondo possibile” di Breccia, ricco di profonda religiosità, si innesta come forza prepotentemente salvifica, scuotendo l’osservatore, determinando quello stimolo capace di riattivare il processo di autosignificazione esistenziale. Gli spazi urbani strutturati con prospettive paradossali e l’assenza di sembianze dei personaggi che li popolano rappresentano la molteplicità e la poliedricità della proposta ermeneutica di questo artista. Ogni “sembianza assente” è la possibilità di riconoscersi in essa in mille modi, secondo lo specifico stato d’animo che ci pervade in ogni particolare momento della vita. Riconoscersi è attivarsi, prendere cognizione totale di se stessi, capire che non possiamo vivere per il nulla, che siamo stati chiamati alla progettualità, ad operare incessantemente per la “positività del vivere” ovvero del ragionare, riflettere, proporre e ancora di più sapersi mettere in posizione di ascolto e comprensione che ci aiuta ad amare. Amare è conoscere, giocare ad autoattivarsi; diceva F. Schiller: “l’uomo gioca soltanto quando è uomo; egli è interamente uomo soltanto quando gioca”. In realtà il gioco è solo apparente poiché in Breccia, filosofo oltre che artista insigne, diviene missione, rivoluzione, tentativo di riportare l’uomo ad una consapevole cognizione di se stesso. Al mondo possibile Breccia abbina l’uso psicologico del colore; per mezzo di esso riesce ad influenzare stati d’animo e sentimenti dell’osservatore; l’orchestrazione del colore raggiunge alti livelli musicali. Pesi, masse, tinte forti e brillanti, trattazione raffinata di bianchi e grigi, si concatenano per raggiungere un perfetto equilibrio statico. La materia è meticolosamente lavorata come i pixel di uno schermo televisivo, punto per punto, per creare vibrazioni luminose mutevoli al variare dei punti di osservazione. Ancora una volta non posso che riconfermare che: “il gioco dell’interpretazione nella pittura ermeneutica di Breccia comunica, con una visione positiva dell’esistere umano, che una possibile ricostruzione è già iniziata”.

Maria Laura Perilli

Artista:
Pier Augusto Breccia
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P.A.Breccia - Cortona

P.AugustoBreccia

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