Francesca Nesteri, giovane artista dal percorso professionale ad alta identificabilità.

L'esposizione in corso di "ICONE" e " SOVRASTRUTTURE" contraddistinte dall'uso di materiali vari (primo fra tutti l'oro), e dell'originalità del loro impiego, spingono necessariamente l'osservatore a momenti di profonda riflessione.

Ne scaturisce un intreccio di emozioni che interferisce con la parte più inconscia dell'IO evidenziando quanto, anche, "input esterni" possano sovrastarci nella quotidianità.

Una considerazione, questa, che riconduce al pensiero di Seneca che, proprio con l'espressione "Humana condicio" inserisce questa nella cultura occidentale per indicare l'ambivalenza insita nell'essere umano.

"Nessuno si attiene ad un solo ruolo, siamo tutti multiformi," cioè desiderosi di assumere sembianze diverse.

Da qui una possibile lettura delle icone dell'artista che, distaccandosi da una visione orientale di matrice bizantina, sembra voler approdare ad una dimensione più occidentale, dove il tutto ruota attorno alle emozioni.

Quasi una sorta di frattura con la staticità delle icone classiche al fine di approda ad una iconografia dalla matrice maggiormente esistenziale, più dinamica, più espressiva e, quindi, più empatica.

I materiali impiegati, poi, rendono ancora più materico i lavori della Nesteri e l'oro utilizzato non ha una mera finalità decorativa, ma è impiegato per dare dinamicità e intensità agli sguardi, talvolta anche disarticolandoli.

La mostra propone anche la serie delle "Sovrastrutture " dalle quali emerge prepotente l'intento dell'artista di evidenziare quanto le influenze esterne, non ultime quelle indotte dai nuovi strumenti della comunicazione, incidono sull'io facendolo, sovente, oscillare come una foglia al vento.

 

Maria Laura Perilli

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