MORENO BONDI

"Per quanto taluni volentieri mitizzino le civiltà trascorse e la natura com'era prima , neppure nei tempi antichi gli uomini evitarono di rovinarla";così Geminello Alvi parla del comportamento contraddittorio dell'uomo nei confronti dell'ambiente nell'editoriale " ecologia quando non c'era - effetto serra ai tempi di Orazio." Non siamo soli ; il condominio della natura ospita altri inquilini: animali,piante, minerali, svolgono in esso un'azione sinergica,assolvono tutti ad utili funzioni ed hanno gli stessi identici diritti dell' uomo; ne deriva che la prerogativa di essere vivente non è appannaggio esclusivo dell'uomo. Attraverso i secoli l'azione antropica non ha mai tenuto in grande considerazione le conseguenze del suo operato.Siamo ormai vicini ad un punto di non ritorno.Papa Francesco lo ricorda nella Laudato si: ci uniamo per farci carico di questa casa che ci è stata affidata. Moreno Bondi, come ogni vero artista che ha il sentore delle situazioni a venire, lo comunica con la forza delle sue opere.Sintetizza abilmente il cammino dell'uomo sino al punto di rottura utilizzando un duplice linguaggio su due piani sovrapposti. Il piano di fondo accoglie una figura antica e centrale: l'immagine metafora dell'umanità che attraversa i secoli sino ad arrivare ad un secondo piano costituito da lacerazioni combuste stigmatizzanti il punto di rottura.Il riferimento, nel secondo piano,al linguaggio di Burri è evidente;cambiano gli intenti!Burri ha rinunciato all'immagine esprimendo con le combustioni l'impossibilità di rapportarsi con un genere umano capace solo di distruggere;risolve così le angosce del dopoguerra.Bondi,al contrario,sul filo di un linguaggio figurativo concettuale, personalissimo e ad alta identificabilità,combatte le angosce e non rinuncia alla speranza: SPES ULTIMA DEA!


Artista:
Moreno Bondi
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